Obsolescenza e usura: ogni quanto cambiare lo scaldabagno?

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Obsolescenza e usura: ogni quanto cambiare lo scaldabagno?

Ecco ogni quanto cambiare lo scaldabagno a gas di casa

Durante il periodo invernale, quando le temperature sono molto basse, cosa c’è di più bello e rilassante che fare un bel bagno caldo? Immagina però di rientrare a casa e non riuscire a riscaldare l’acqua, perché lo scaldabagno non funziona correttamente. Nessuno vorrebbe mai trovarsi in questa situazione.

Per evitare questi spiacevoli inconvenienti è buona norma avere sempre sotto controllo lo stato di salute del proprio boiler, sottoporlo a manutenzione ordinaria e avere la consapevolezza che, come tutti gli elettrodomestici di casa, prima o poi, anche lui dovrà essere sostituito.

Ma come fare a capire quando è giunto il momento di sostituirlo? Ogni quanto cambiare scaldabagno? La risposta alle tue domande le puoi trovare leggendo questo articolo fino alla fine. Troverai anche alcuni utili suggerimenti su come gestire il tuo scaldabagno di casa.

Durata media e manutenzione: ogni quanto cambiare lo scaldabagno?

Una regola esatta che ci dica ogni quanto cambiare uno scaldabagno non esiste. Ci sono molti fattori che possono influire sulla vita di un dispositivo di questo tipo, come ad esempio:

  • età
  • modello
  • tempo di utilizzo
  • ambiente in cui è installato
  • regolarità nella manutenzione

Il ciclo di vita di uno scaldabagno, normalmente, è tra i 10 e i 15 anni. Dopo questo lasso di tempo, l’apparecchio va incontro a un inevitabile declino.

Se possiedi uno scaldabagno da molto tempo e noti che richiede molto spesso riparazioni, forse sarebbe opportuno pensare di sostituirlo piuttosto che continuare a richiedere costosi interventi del tecnico.

Anche se il tuo scaldabagno continua a funzionare correttamente, ci sono altri due aspetti che potrebbero farti propendere per una sua sostituzione con un modello di nuova generazione:

  • tecnologia: gli scaldabagni nuovi sono dotati di funzioni che ti permettono di gestire meglio i consumi. Basta pensare a quanto la tecnologia si possa evolvere in 15 anni.
  • efficienza energetica: una conseguenza dell’aspetto tecnologico è anche quello legato ai consumi che possono essere ridotti in un apparecchio più moderno. Inoltre uno scaldabagno usurato e non perfettamente performante tende a sovraccaricarsi, pertanto richiede più energia.

Un ulteriore incentivo alla sostituzione dello scaldabagno è dato dalle detrazioni fiscali previste per l’acquisto di un apparecchio di nuova generazione.

4 segnali d’allarme a cui prestare attenzione

Dopo aver visto mediamente ogni quanto cambiare lo scaldabagno, vogliamo soffermarci sui sintomi che ci fanno capire che è giunto il momento di sostituire il nostro apparecchio.

  • Guasti frequenti
  • Perdite d’acqua o gas
  • Rottura della serpentina
  • Consumi eccessivi

Questi problemi sono segnali che fanno capire che uno scaldabagno deve essere sostituito e non conviene eseguire ulteriori riparazioni.

Come scegliere il nuovo scaldabagno?

Ora che sai ogni quanto cambiare lo scaldabagno a casa, se il tuo apparecchio presenta una delle problematiche accennate nel paragrafo precedente, o ha più di 15 anni, potrai considerare di sostituirlo.

Se non sai quale scaldabagno scegliere puoi contattare Rinnai Totus Caldaie, azienda di riferimento a Roma per il settore dell’impiantistica termica, che può vantare trentennale esperienza e uno staff di tecnici altamente qualificati.

Attraverso il modulo di contatto sul sito puoi richiedere consigli o altre informazioni. Tra i nostri modelli in offerta, con montaggio e assistenza inclusi, puoi scegliere il tuo prossimo apparecchio di nuova generazione, detraibile grazie agli incentivi di Conto Termico ed Ecobonus.